Esperienza dei cinque sensi
Grounding, Premium Attitude, Qualità della presenza, Mindfullness
21 Ott 2019
La capacità di essere presenti nel qui e ora, di assaporare i bei momenti e le piccole esperienze del quotidiano è una delle caratteristiche fondamentali per coloro cui vogliono raggiungere i propri obiettivi.
Uno degli strumenti più utili per collegarsi al presente è senza dubbio il nostro corpo. Per quale motivo? Il nostro corpo è un supporto concreto molto accessibile e disponibile perché è sempre con noi! Per citare un termine usato nel buddhismo, è il nostro “veicolo” nel viaggio della vita. In generale, ci mettiamo in contatto con esso solo quando ci fa soffrire. Impariamo invece a percepirlo, ad abitarlo veramente, in qualsiasi momento.
Un modo per farlo è collegarsi ai propri sensi.
Il tatto.
Forse è il senso al quale è più difficile connettersi. A volte dimentichiamo che la pelle è l’organo più esteso del nostro corpo.
Esercizio: Concentratevi su tre sensazioni: la prossima volta che vi fate la doccia, siate totalmente presenti nella sensazione del guanto da bagno sulla vostra pelle, dell’acqua che scende sul vostro corpo e della schiuma sulla pelle.
L’udito.
Siamo costantemente stimolati da una quantità impressionante di suoni, ma in tutto questo trambusto a che cosa prestiamo veramente attenzione?
Esercizio: Portate la vostra attenzione su tre rumori dell’ambiente circostante: il ventilatore, un cane che abbaia, lo scricchiolio della sedia quando cambiate posizione. Senza giudicare, ascoltate e accogliete l’esperienza. Se affiorano dei pensieri, prendete il biglietto di ritorno.
La vista.
Probabilmente avete già fatto l’esperienza di percorrere a piedi un tragitto che di solito fate in macchina. Come vi stupirete nello scoprire tante cose nuove, nuovi dettagli che prima non avevate notato.
Esercizio: Portate la vostra attenzione su tre oggetti intorno a voi e osservateli con attenzione, come se li vedeste per la prima volta, mostrandovi assolutamente aperti!
L’olfatto.
È un senso molto potente, che utilizziamo poco. Spesso classifichiamo un odore come “buono” o “cattivo”.
Esercizio: Provate a sentire tre odori diversi intorno a voi, a riconoscerli a turno e a descriverli. Vedrete che ben presto vi mancheranno gli aggettivi.
Il gusto.
Come l’olfatto, il gusto ha il potere di allontanarci rapidamente dal presente: tutti conoscono l’episodio della madeleine di Proust. Di solito si dice che occorrono dieci tentativi per poter dire se a un bambino piace o meno un alimento. Spesso il genitore lo prepara in modo diverso, lo aggiunge a una minestra, lo frulla, lo cuoce oppure no. Questi trucchi messi in atto spontaneamente sono semplicemente mirati a evitare che la nostra macchina per pensare classifichi l’alimento e lo rifiuti con la ragione e non con l’esperienza del presente.
Esercizio: Tocca a voi riprovare ad assaggiare tre cibi che non vi piacciono. E ricordatevi di farlo dieci volte!
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