Sulla nave verso il successo
Make sense, Change Management, Premium Planner, Qualità della presenza
02 Ott 2019
Per noi Premium Planner, l’esperienza con Partner di valore consolidata nel tempo ha dimostrato che il potenziale di questa unione non sta solo nel mutuare competenze tecniche, ma anche nell’aprirsi a nuove attitudini mentali che permettono di osservare la stessa realtà sotto rinnovate prospettive.
Il valore di una Partership nell’esperienza di un Premium Planner
Il segreto del successo professionale risiede in molteplici fattori: visioning, orientamento agli obiettivi, self-awareness, focalizzazione alla soluzione…
Oggi vogliamo esplorare un fattore che va oltre le personal skills e l’attitudine del singolo, ma abbraccia in maniera più ampia e complessa le relazioni professionali: parliamo del valore della Partnership fra due team di lavoro.
Nel campo della Consulenza, ai professionisti è richiesta una capacità sempre maggiore di ampliare il proprio ventaglio di competenze, aderendo a tematiche sfidanti: sconosciute ieri, in voga oggi, sorpassate domani.
Una duttilità mentale da arricchire attraverso una auto-formazione costante, che chiameremo curiosità, voglia di esplorare, apprendere, essere di pari passo con i tempi, anzi avanti rispetto ai tempi.
A ciò si affianca la strada della Partnership, della complementarietà di competenze, ossia la scelta di attingere a figure professionali capaci di offrire una expertise ulteriore alla value proposition della propria azienda.
Per noi Premium Planner, l’esperienza con Partner di valore consolidata nel tempo ha dimostrato che il potenziale di questa unione non sta solo nel mutuare competenze tecniche, ma anche nell’aprirsi a nuove attitudini mentali che permettono di osservare la stessa realtà sotto rinnovate prospettive.
D’altronde una delle basic rules di un focus group o di un brainstorming creativo è quella di comporre gruppi di pensiero più differenziati possibile. Sulla scia di questa premessa, il rapporto fornitore-cliente evolve nel tempo assumendo in maniera sempre più chiara la fisionomia di Partnership.
Ed ecco che il rapporto costante con un team di ingegneri informatici ci ha permesso di acquisire chiavi di lettura anche diametralmente opposte alle nostre: approccio sistemico potenziato da attenzione estrema al singolo dato oggettivo; approccio umanistico corroborato da essenzialità matematica; linguaggi analogici e immaginifici misti a quelli logici; ghirigori generativi di pensiero inquadrati nell’oggettività tecnica. Un rapporto che ha condotto l’interazione con il Partner oltre i singoli progetti, aprendola ad esperienze di mutual learning e di team building comuni e condivise.
Sula scia di queste riflessioni facciamo nostra un’osservazione di Charles Darwin:
“Nella lunga storia del genere umano hanno prevalso coloro che hanno imparato a collaborare ed a improvvisare con più efficacia.”
…perché siamo convinti che una Partnership efficace sia quella che preveda collaborazione non solo nella fase di implementazione di progetti o idee, ma a priori, nella fase di identificazione e co-costruzione degli stessi: è qui che risiede l’improvvisazione, la zona franca di brainstorming dove sentirsi liberi di riversare in maniera fluida e creativa idee, sensazioni, visioni… l’area dove si consolida il rapporto fiduciale e di mutuo scambio, fondamenta essenziali di una collaborazione duratura e vincente.
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